Sport e diritti: il calcio femminile
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Direttore: Alessandro Plateroti

Sport e diritti: il calcio femminile

Magliette da calcio

Il calcio femminile ha una lunga storia

Forse non lo si direbbe, ma il calcio femminile ha una lunga storia, che inizia nella seconda metà dell’Ottocento in Gran Bretagna: le prime squadre di calciatrici sono nate come dopolavoro delle operaie. Quando poi, con l’avvento della prima guerra mondiale e la partenza degli uomini per il fronte, le donne entrano in massa nelle fabbriche, si creano squadre anche in altri paesi europei e, nel 1920, alla prima competizione internazionale, la finale è giocata davanti a ben 50.000 spettatori.

Ma gli anni 20, si sa, erano anni liberi. Nel decennio successivo, specie in Italia, le cose cambiano. Nel 1933, a Milano, un gruppo di donne fonda il “Gruppo femminile calcistico” ma, in occasione della prima trasferta, la partita viene fermata dall’autorità: il regime fascista non permetteva che le donne gareggiassero in sport considerati maschili quali il calcio.

Con l’avvento della Repubblica, prima a Trieste e Napoli, e poi in altre città italiane, vengono costituite squadre femminili ma il vero cambio di paradigma avviene nel 1986, quando le donne entrano nella FIGC e possono giocare nei “tornei dilettantistici”.

Si apre quindi la battaglia per il professionismo che vede la fine con il campionato 2022/2023: dopo anni di costanti rivendicazioni, dal 1° luglio 2022, le calciatrici di Serie A ottengono lo status di professioniste. Un risultato storico, ha scritto l’AIC, che “segna un passaggio fondamentale per questa categoria, finalmente tutelata sotto ogni aspetto della vita professionale e sportiva. Tutele basilari come l’assicurazione e la pensione, che spettano ad ogni lavoratore, per le calciatrici sono state conquiste ottenute dopo anni di battaglie”.

Si è trattato, certamente, oltre al riconoscimento di diritti troppo a lungo negati, anche di un passaggio fondamentale per far crescere tutto il settore, lanciando definitivamente il calcio femminile.

È poi stato sottoscritto. nel maggio 2024, l’Accordo Collettivo fra la FIGC, la Divisione Femminile presso la FIGC, le società militanti nel campionato femminile di serie A e l’Associazione Italia Calciatori, volto a finalizzare lo sviluppo del calcio femminile. I firmatari si sono impegnati a promuovere nuovi interventi legislativi che prevedano la tutela della maternità e dell’apprendistato, e a dar corso a ogni iniziativa utile a tutela della salute e sicurezza delle calciatrici, alla prevenzione di abusi, molestie violenze e alla protezione delle vittime, alla promozione di percorsi virtuosi di studio e formazione anche scolastica a inizio carriera, e di orientamento durante il corso della carriera e alla fine della stessa.

Si apre ora il grande tema della tutela delle calciatrici “professioniste” delle serie minori ove le retribuzioni non consentono certamente alle donne di vivere con il reddito derivante dall’attività agonistica. 

Peggio ancora nello sport dilettantistico. Se infatti ad alto livello, si vedano i risultati alle Olimpiadi, la pratica sportiva è divisa equamente fra uomini e donne, quando si tratta di realtà non agonistica le donne praticano meno e smettono prima. Permane infatti il retaggio culturale per cui lo sport è percepito come più radicato nella vita degli uomini, per cui debbono essere le donne, una volta formata una famiglia, ad abbandonarlo, visto che è su di loro che gravano principalmente i carichi di cura.

Il dato è fotografato dal report, elaborato con il Censis anche con riferimento alle altre discipline sportive, da cui risulta anche che le dirigenti sportive donna sono solo il 15% ed esiste un notevole divario tra Nord e Sud, dove la carenza degli impianti sportivi è enorme e le strutture, quando ci sono, non sono certamente idonee.

Ecco allora che gli interventi normativi e le buone pratiche appaiono fondamentali per assicurare, nel calcio e non solo, un pari accesso delle donne allo sport, in attuazione del diritto alla salute, di cui lo sport è elemento fondamentale.

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2025 15:04

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